ROVERETO, ROMA, NAPOLI: FEBBRAIO NEI MUSEI

UN’ APE IN CITTA’
Fatti, luoghi, eventi, iniziative, letture, attività, a cura di  Federica Alatri, Ciro Fusco, Cinzia Iacoangeli

 

Possiamo dire di non poterne più di campagna elettorale e di sorprese extra che riempiono le nostre giornate? Sì. Allora, una delle cose da fare, potendo, è quella di andarvi a chiudere in un museo e febbraio è il mese delle nuove mostre.
Ha appena inaugurato al Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, il Mart, “Progetto cibo – Le forme del gusto”. Una mostra dove il cibo insieme al design e alla progettazione alimentare, entra nelle sale del Museo con un progetto che vuole capovolgere l’idea tradizionale di esposizione. Molti gli ingredienti che vogliono stimolare in modo serio e allegro il visitatore, provocando una reazione estetica a più livelli, tra ricette, oggetti da mangiare e oggetti per mangiare, fotografie, brevetti, immagini a firma dei protagonisti della scena internazionale. Fino al 2 giugno 2013.
Alla Galleria nazionale d’arte moderna a Roma, dal 19 febbraio al 2 giugno, “Il fascino discreto dell’oggetto. 1912 -1950. La natura morta dalla collezione permanente della Gnam”. La Galleria nazionale d’arte moderna conserva all’interno delle sue collezioni circa trecento opere tra pittura, grafica, disegno e scultura che hanno come soggetto la natura morta, lavori che, ordinati cronologicamente, permettono di ripercorrere tutte le correnti artistiche che hanno caratterizzato il Novecento. La mostra vuole mettere in evidenza le opere rimaste finora ignorate o di minore fortuna critica.
Sempre alla Galleria nazionale d’arte moderna a Roma, dal 26 febbraio al 5 maggio, “Arte in Giappone 1868 – 1945”. In occasione del cinquantesimo anniversario dellla nascita dell’Istituto Giapponese di cultura a Roma, Japan Foundation, Galleria nazionale d’arte moderna, Museo Nazionale d’Arte Moderna di Tokyo organizzano per la prima volta in Italia, un’ampia mostra dedicata all’arte giapponese del Novecento, un periodo poco conosciuto, di intense trasformazioni che va dalla restaurazione dell’Imperatore Meiji nel 1868 alla fine della seconda guerra mondiale.
Alla Fondazione Morra Greco a Napoli, dal 22 febbraio al 22 marzo, “Progetto XXI – Judith Hopf”.  La mostra è anche l’occasione per visitare la Fondazione Morra Greco per l’arte contemporanea che si trova all’interno di quella che fu la pinacoteca del Palazzo dei Principi Caracciolo di Avellino. Il palazzo situato nel centro di Napoli, in particolare sul decumano maggiore, era uno dei più grandi edifici privati di Napoli. Durante la seconda guerra mondiale subì notevoli bombardamenti. La parte superstite, che si estende su una superficie di duemila metri quadrati, è diventata la sede della Fondazione.
La mostra nasce dalle riflessioni dell’artista tedesca Judith Hopf sulla città di Napoli e sulla sua cultura. I tre piani espositivi sono messi in dialogo tra loro da una struttura in legno che riprende le puntellature risalenti al terremoto del 1980, ancora presenti in alcuni punti del Palazzo dei Principi Caracciolo di Avellino (Cinzia Iacoangeli). 

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