Olivetti, l’uomo, la storia, la Silicon Valley

Adriano Olivetti è stato il protagonista dello spettacolo teatrale, rappresentato martedì 25 febbraio, pochi giorni prima della ricorrenza della sua scomparsa nel 1960, al Talent Garden Ostiense di Roma, nell’ambito degli incontri organizzati dal team di CompaniesTalks, un progetto articolato in otto monologhi con attori professionisti che raccontano con ritmo incalzante le vicissitudini, attraverso aneddoti, date e numeri, dei fondatori di quelle imprese che hanno cambiato il nostro modo di vivere.
“E’ una gelida e chiara notte d’inverno quella del 7 dicembre 1926…..Al volante dell’auto-staffetta c’è invece un industriale che tutto dovrebbe fare tranne quello che sta facendo. E quell’industriale si chiama Adriano Olivetti”. Inizia così il delizioso libretto distribuito alla fine della rappresentazione (testi scritti da Tiziana Ragni e recitati da Francesco Pompilio) illustrato in maniera originale e creativa, che ripercorre la vita di un uomo che, “accusato” di essere un utopista, così rispondeva “Beh, ecco, se mi posso permettere, spesso il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia a lavorarci. E allora può diventare qualcosa di infinitamente più grande”.