Leonardo Sinisgalli e la Olivetti

Leonardo Sinisgalli (1908-198I), ingegnere e poeta, alternò la sua attività di dirigente industriale a quella di poeta e scrittore. Allievo di matematici famosi come Levi-Civita, Severi e Fermi, nei suoi scritti trattò molto spesso di argomenti matematici. Tra questi vi è un piccolo racconto in cui Sinisgalli di una superficie topologica nota con il nome di superficie Romana di Steiner.
Nato il 9 marzo del 1908 a Montemurro, nella “dolce provincia dell’Agri”, visse nel piccolo borgo un’infanzia tanto felice e spensierata da incidere profondamente sulla sua formazione e sulla sua personalità: la gran parte delle poesie e delle prose narrative verterà su questo indimenticabile periodo.
L’11 dicembre 2008, nell’anno in cui ricorreva il centesimo anniversario dalla nascita del poeta lucano, per volontà del comune ‘natale’ di Montemurro, della Provincia di Potenza, della Regione Basilicata e della Fondazione Banco di Napoli nasce la Fondazione Leonardo Sinisgalli, la cui sede, la Casa delle Muse, è in Corso L. Sinisgalli, al n. 44, di fronte alla piccola casa dove nacque il poeta, in un palazzetto acquistato e ristrutturato dal padre Vito Sinisgalli nel 1922
Nel 1938 Adriano Olivetti lo chiama, come art director, ad occuparsi dell’Ufficio Tecnico di Pubblicità dell’azienda a Milano. In questo ruolo Sinisgalli sarà protagonista di memorabili iniziative. Le sue vetrine a Milano in Galleria e a Roma in via del Tritone, così come i manifesti pubblicitari, che anticipano le tecniche della pop-art, diventano un evento mondano, atteso e commentato. Nel 1939 si occupa di alcune campagne pubblicitarie per la macchina per scrivere Studio 42 insieme a Giovanni Pintori, con il quale produce anche i manifesti “La rosa nel calamaio” (immagine usata per la pubblicità della Studio 42 e che nel 1952 l’Olivetti riprenderà per promuovere la Studio 44) e “Le bande che volano”.