22 febbraio 2023
A pochi chilometri da Roma, in un territorio che potrebbe essere ma non è, nei pressi di Pratica di Mare, si può e si dovrebbe visitare un piccolo e importante Museo, ospitato in una ex stazione dei Carabinieri, che racconta l’antica città di Lavinium. Secondo la leggenda, quando Troia venne data alle fiamme, Enea fuggì con il padre Anchise e il figlio Ascanio alla ricerca di una nuova patria. Dopo aver attraversato il Mar Mediterraneo, sbarcò sulle coste del Lazio, fondando quella che poi divenne uno dei principali punti di riferimento per il commercio con gli Etruschi e con la Magna Grecia e dando origine alla stirpe dei romani, discendenti diretti degli esuli Troiani sopravvissuti alla conquista di Troia da parte degli Achei. Lo sbarco sarebbe avvenuto in una laguna interna, separata dal mare dalla duna costiera, nella quale sfociava il fiume Numicus. Risalendone il corso era facile trovare acqua e viveri nella Silva Laurentina dove Enea, dopo aver vinto i latini che non gli consentirono di stanziarsi sul loro territorio e dopo aver sposato Lavinia, figlia del locale re Latino e di Amata, fondò la città di Lavinium, che prese il nome dalla sua sposa.
Le prime tracce identificate risalgono all’età del Bronzo e la città raggiunse il suo massimo sviluppo economico e urbanistico nel VI secolo d. C. (gli scavi archeologici condotti dal 1957 in poi dall’Università di Roma hanno stabilito che proprio nel Borgo di Pratica di Mare sarebbe sorta l’acropoli dell’antica città latina). La sua fine può essere stabilita intorno al V secolo d. C. forse in relazione ad un terremoto che interessò la foce del Tevere.
Nel Museo, inaugurato nel 2005, sono conservati i ritrovamenti degli scavi, tra cui la spettacolare statua in terracotta di Minerva Tritonia risalente al V secolo a. C. e a cui era dedicato un Santuario, le statue raffiguranti offerenti che recano doni alle dea, le teste votive che testimonano il mondo femminile dell’epoca attraverso gioielli e acconciature, oggetti legati ai riti religiosi e corredi funebri.
A poca distanza l’area archelogica (visitabile su prenotazione) con i resti del grande santuario dei XIII altari e del cosiddetto Heroon di Enea, un monumento funebre, realizzato nel corso del VII secolo a.C., destinato ad ospitare la salma di un uomo illustre, che alcuni ipotizzano fosse il primo re di Lavinium.
Il biglietto costa 5 euro e, con la riduzione per over 65, solo 3 euro (come una bottiglietta di una bevanda presa in un bar sotto il Campidoglio)!
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