Ivrea: la mostra sui negozi Olivetti

2 febbraio 2023
I NEGOZI OLIVETTI. ARCHITETTURA E ARTE NEGLI SHOWROOM OLIVETTI
La mostra, inaugurata il 26 novembre 2022 al Museo civico Garda di Ivrea, illustra gli spazi dei punti vendita Olivetti, rappresentati dalle immagini fotografiche realizzate da grandi fotografi.
Ugo Mulas, Marco Ambrosi e Paolo Monti illustrano il negozio di Venezia progettato da Carlo Scarpa nel 1957 e nel quale, nel 1958, l’architetto Alberto Viani allestì Nudo al sole (1956), bronzo dorato dell’omonimo gesso esposto alla XXVIII Biennale, appositamente acquistato da Adriano Olivetti; Rolly Marchi, Reggie Jackson e Jean-Louis Bloch Lainé quello di Parigi, progettato prima da Franco Albini e Franca Helg nel 1959  e poi da Gae Aulenti nel 1967 e ritratto nelle fotografie di Rolly Marchi e Richard Blin e nello slide show di diapositive di Reggie Jackson e Jean-Louis Bloch Lainé; Erich Hartmann, Ezra Stoller e Hans Namuth sono gli autori delle fotografie di quello sulla Fifth Avenue di New York, firmato dallo studio BBPR nel 1954 e arredato da Luigi Belgioso, Enrico Peressutti e Ernesto Rogers, per il quale Costantino Nivola eseguì un rilievo, un monumentale fregio semiastratto lungo 23 metri e alto 5 con la tecnica del sand casting (scultura in gesso da una matrice di sabbia), elemento centrale di un’installazione che simboleggiava il cielo, il mare e la spiaggia mediterranei. Dopo la chiusura del negozio Olivetti nel 1969, fu ricollocato nel 1973 nello Science Center dell’Università di Harvard per volontà dell’architetto Josep Lluís Sert.
Il percorso prosegue con lo showroom del punto vendita di Torino progettato da Xanti Schawinsky negli anni ’30, arricchito dalle locandine pubblicitarie dedicate alla macchina per scrivere Studio 42 progettata da Ottavio Luzzati nel 1935. A seguire, i progetti dei negozi italiani e stranieri del dopoguerra, aperti negli anni ’40 e ’50 e progettati da Gian Antonio Bernasconi, come quelli di Le Havre e Vienna,  per arrivare al negozio di Roma di via del Tritone, progettato da Ugo Sissa nel 1946 e caratterizzato dal grande affresco di Renato Guttuso Boogie-woogie (6 metri e mezzo per sei e venti) ora ospitato all’interno degli spazi dell’Officina H di Ivrea.
In America troviamo i negozi di Chicago e San Francisco, fotografati da Wayne Miller e progettati da Leo Lionni e Giorgio Cavaglieri negli anni ’50  e i progetti realizzati dall’artista Egidio Bonfante tra gli anni ’50 e i ’60 per Caracas e da Gae Aulenti a Buenos Aires (1967-1968). A seguire altri negozi europei sorti negli anni ’60, da quello di Düsseldorf, progettato da Ignazio Gardella, a quello nel palazzo della Hispano Olivetti di Barcellona dello studio BBPR tra 1959 e 1964 e ritratto nelle immagini di Ezio Frea. A Milano lo storico negozio in Galleria Vittorio Emanuele con l’allestimento dei primi anni sessanta di Giovanni Pintori è fotografato da Ugo Mulas. Lo spazio venne acquistato nel 1914 da Camillo ed era stato riallestito ad opera dell’ingegnere Aldo Magnelli, autore del design della carrozzeria della prima macchina per scrivere portatile Olivetti, la MP1, prodotta nel 1932. Aveva un tono raffinato grazie alla presenza di un “salottino” – che nelle linee geometriche rigorose richiamava le poltrone disegnate da Giuseppe Pagano e Gino Levi Montalcini per il torinese palazzo per uffici Gualino – di arredi fissi dai bordi cromati, di lampade da parete tubolari che si aggiungevano alle fasce sul soffitto per l’illuminazione indiretta dell’ambiente. Il negozio Olivetti in Galleria fu rinnovato nel 1938 su progetto dell’architetto Gian Antonio Bernasconi e vi era stata collocata una statua in gesso colorato di Lucio Fontana raffigurante la Vittoria dell’aria, realizzata dall’artista nel 1934 per la mostra dell’aeronautica alla Triennale di Milano ma poi non esposta.
Il percorso, che attraversa la fitta rete dei punti vendita della Olivetti, a Bologna, Taranto, Catanzaro, Faenza, Viareggio, Perugia, Ivrea, Verona, Trieste, Genova, Biella, Castellanza, Tokyo, Curacao, San Gallo (esterni), Atene, Bienne, Rouen, Strasburgo, Bordeaux, Londra, Bombay, Istanbul, Tripoli, Lione, Johannesburg, El Paso, Orlando, Tampa, New Orleans, si conclude con il negozio di Napoli, ideato da Piero Bottoni in collaborazione con Marco Pucci e Marcello Nizzoli nel 1937-38, il cui terzo piano era interamente dedicato alla scuola di dattilografia.
In mostra anche i manifesti pubblicitari, le macchine per scrivere, le immagini del famoso marchio e logo Olivetti e i manuali di identità aziendale, frutto del progetto affidato a Hans von Klier, che si protrae dal 1971 al 1977, e che si conclude con la pubblicazione dei Sistemi di identificazione, manuali oggi comunemente noti come i Libri Rossi, 10 fascicoli, ciascuno con una copertina rossa, posti in due grandi raccoglitori ad anelli, anche questi con la copertina di colore rosso, ognuno dedicato ad una precisa tematica, in cui vengono definite le norme per l’uso del logotipo e per la marcatura di documenti, corrispondenza, veicoli, imballaggi, prodotti.
Nella mostra è visibile la statua in gesso La Donna Volante, realizzata dall’artista berlinese Jenny Wiegmann Mucchi. Le mani della figura di donna modellata nel gesso, calata dall’alto, convergevano sulla macchina per scrivere M40. La Donna Volante si trovava nella vetrina del negozio Olivetti di Napoli, fortemente danneggiato dai bombardamenti del 1943 e, nel dopoguerra, l’angelo onirico di Jenny Wiegmann Mucchi risultava scomparso. Per molti anni le sorti della statua sono state avvolte nell’oblio, fino a quando è stata ritrovata a Ivrea, in un solaio della fabbrica di mattoni rossi, il 22 novembre del 2019 ed è stata restaurata dal Centro di Conservazione e Restauro de La Venaria Reale di Torino.

Bibliografia
Identità Olivetti: Spazi e linguaggi (1933–1983)-Convegno internazionale di studi, 2019
Chiara Baglione, Negozi in serie nell’Italia tra le due guerre. Lagomarsino e l’architettura pubblicitaria, Storia e Futuro, n. 55, giugno 2022
Museo Nivola
Modelli di ingegneria costituzionale e aziendale nel pensiero di Olivetti, Vincenzo Freda, 2009
Architettura e brand identityEvoluzione ideativa e dinamiche progettuali nella realizzazione del punto vendita, Lucrezia Frega