Milano: la Galleria d’Arte Moderna



In via Palestro (un tempo via Isara),  nella Villa Reale, un edificio in stile neoclassico costruito tra il 1790 e il 1796 su progetto dell’architetto Lepoldo Pollack come residenza del conte Ludovico Barbiano di Belgiojoso, affacciato su un giardino all’inglese, il primo realizzato a Milano, ha sede la Galleria d’Arte Moderna. Fondata nel 1903 unendo le collezioni civiche con un importante deposito di opere d’arte dell’Accademia e della Pinacoteca di Brera, conta circa 4.000 opere, raccolte nelle 35 sale e appartenenti al Neoclassicismo di fine ‘700, al Romanticismo, ai maestri della Scapigliatura, del Realismo, del Divisionismo e del Simbolismo dei primi anni del ‘900. Fanno parte del patrimonio della Galleria due importanti collezioni donate da privati: la Collezioni Grassi, donata nel 1956 da Nedda Mieli, vedova di Carlo Grassi (1886-1950) un imprenditore di origine italiana, nato in Grecia e trasferitosi in Egitto a fine Ottocento, al Cairo, dove divenne uno dei più noti produttori e commercianti di tabacco, con la clausola che le opere fossero esposte in memoria del figlio Gino, morto volontario ad El-Alamein a soli diciotto anni e la Collezione Vismara (donata dalla moglie di Giuseppe Vismara nel 1975). Nelle sale, allestite da Ignazio Gardella, si trovano esposte opere di Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Umberto Modigliani, Mario Sironi, Henry Toulouse-Lautrec, Edouard Manet, Vincent Van Gogh, Pablo Picasso.


Accanto alla GAM il PAC, Padiglione d’Arte Contemporanea, lo spazio espositivo progettato da Ignazio Gardella nel 1949 e costruito tra il 1951 e il 1953, con la bella mostra di Yuri Ancarani “Lascia stare i sogni”.

All’esterno dei due musei una targa ricorda i nomi delle vittime dell’attentato che il 27 luglio del 1993 provocò 5 morti (un vigili urbano, tre vigili del fuoco e uno straniero extracomunitario che dormiva su una panchina dei vicini giardini pubblici), 12 feriti e danni al PAC e all’edificio della Villa Reale, che venne sottoposto a un lungo lavoro di restauro, conclusosi nel 2006.
Milano, 16 marzo 2023