Premi del Compasso d’Oro

-1954: il Premio ” La Rinascente Compasso d’oro” “che viene attribuito alla macchina portatile Lettera 22, disegnata da Marcello Nizzoli, può ritenersi esteso simbolicamente ai meriti eccezionali della intera attività della Olivetti, che rappresenta nel mondo uno dei più elevati esempi di coerenza stilistica di una intera produzione in tutte le espressioni che l’accompagnano, da quelle grafiche e propagandistiche, alla architettura dei negozi, degli opifici, delle case e delle assistenze. Merito ed esempio della Olivetti l’aver costantemente ricorso alla collaborazione di artisti di sicuro valore, nelle esigenze del controllo estetico tanto della sua produzione, quanto di tutte le sue manifestazioni”.
-1955: Adriano Olivetti ottiene il Gran Premio Nazionale.
-1959: viene premiato il Calcolatore elettronico Elea nel quale “la Giuria ha rilevato la felice soluzione estetico funzionale della modularità che sta alla base dell’apparato e l’alto livello culturale figurativo pur nella difficoltà costituita dalla novità e complessità del problema affrontato. Il risultato complessivo, che si inserisce nella tradizione di una industria di avanguardia nel campo del disegno, reca un contributo singolare alla tradizione estetica del design europeo”.
-1962: vengono premiati i mobili da ufficio metallici della Serie Spazio disegnata dagli architetti Belgiojoso, Peressutti e Rogers: “L’arredamento per uffici Olivetti “Spazio” cui viene assegnato il Premio Compasso d’Oro 1962 costituisce uno dei primi esempi, egregiamente risolti, di progettazione totale di uno spazio di lavoro a livello rigorosamente industriale. La completezza dei servizi e i criteri di componibilità adottati articolano la serie degli elementi composti in diversi organismi non necessariamente legati a soluzioni figurative tradizionali del mobilio da ufficio. Inoltre il progetto, particolarmente nell’interpretazione dei materiali e nell’impostazione geometrica, rende le diverse composizioni utilizzabili per destinazioni, oltre che di tipo, di livello diverso”.
-1964: il Compasso d’oro viene assegnato alla stampante magnetica programmata CMC7-7004 disegnata dall’architetto Mario Bellini “per la coerenza e pertinenza con la quale l’uso di una particolare tecnologia (quella del lamierino plastificato ripiegato) viene esplorato sino a farne scaturire le soluzioni più organicamente collegabili al problema funzionale proposto e continuamente integrato fino ad una compatta precipitazione formale. La rigorosa metodologia di progettazione e la radicale messa in discussione di ogni dato, funzionale tecnologico formale, stabiliscono a nostro avviso le caratteristiche più originali del lavoro che la giuria ha qui inteso premiare, e sono gli elementi che hanno permesso di compiere in questo caso un ulteriore passo in un settore merceologico già così ricco di precedenti esemplari”.
-1970: il Compasso d’Oro viene attribuito all’addizionatrice elettrica scrivente MC 19 disegnata da Ettore Sottsass Jr. e Hans Von Klier “perchè nel campo delle piccole calcolatrici di largo uso essa offre una straordinaria soluzione non solo funzionale e tipologica, ma di notevole qualità fantastica sul piano della immagine”.
1981: riceve il Compasso d’Oro la macchina per scrivere portatile elettronica Praxis 35 disegnata da Mario Bellini.
-1984: viene premiato il Registratore di cassa Mercator 20 disegnato da Mario Bellini: “L’articolazione dei volumi contrastanti che racchiudono i moduli tecnici è risolta in una riuscita espressione plastica che, pur ricollegandosi alla tipica immagine Olivetti di altri prodotti dello stesso autore, presenta il carattere della soluzione esemplare”.
-1991: riceve il Premio l’apparecchio per fax OFX 420 di George Sowden e Simon Morgan, Olivetti Design “per la riuscita espressione plastica che il design ha risolto nel racchiudere i moduli tecnici in uno spazio compatto”.
-1994: l’Olivetti riceve il Premio Compasso d’Oro alla Carriera “a riconoscimento del valore di un ceppo che ha illustrato la cultura italiana prima con Adriano e Roberto Olivetti e, negli anni più recenti, con il partecipare validamente all’impervio e complesso sviluppo della cultura delle tecnologie informatiche. Il Premio intende peraltro segnalare e incoraggiare l’attenzione convinta dell’Olivetti allo sviluppo delle nuove opportunità informatico-telematiche che stanno avviando cambiamenti epocali nella cultura e nella società”.