Le macchine da calcolo meccanico

Tra il 1934 e il 1942 l’Olivetti sviluppa le sue prime macchine contabili Audit 41, 42, 51 e 52, filone di attività che acquisterà notevole rilevanza soprattutto dopo il 1955; e a partire dal 1940 escono le prime macchine da calcolo meccaniche.Tra il 1940 e il 1941 escono così l’addizionatrice MC4S Summa e la MC4M Multisumma, capace di eseguire oltre all’addizione e sottrazione anche la moltiplicazione. Negli anni ’50 prodotti come la Divisumma 24 e la Tetractys si affermano sul mercato mondiale grazie all’eccellente connubio tra innovazione tecnologica e design. Nel 1967 la Olivetti produce la Logos 27-2, calcolatrice meccanica superautomatica progettata da Teresio Gassino. La prima calcolatrice a tecnologia elettronica presentata dalla Olivetti è la Logos 328, che esce nel 1968; deriva direttamente dalla Programma 101, il computer da tavolo progettato da Pier Giorgio Perotto (1965), con l’unica differenza di essere priva di programma. Questa macchina apre la strada ad una vasta serie di modelli di calcolatrici elettroniche, che otterranno un ampio successo di mercato. La prima macchina che permette alla Olivetti di inserirsi in modo più efficace nel settore delle calcolatrici elettroniche è la Logos 270, uscita nel 1970, disegnata da Mario Bellini. Nel 1973 vengono presentate le Divisumma 18 e 28, disegnate da Mario Bellini. Queste macchine entrino a far parte delle collezioni del MoMA – Museum of Modern Art di New York, dove già ci sono le calcolatrici meccaniche Divisumma 24 e Summa 19. Altre calcolatrici Olivetti entreranno al MoMA, a cominciare dalla elettronica Logos 50/60, anch’essa uscita nel 1973 e disegnata da Mario Bellini. Tra il 1976 e il 1977 la Olivetti presenta sul mercato 11 nuovi modelli di macchine da calcolo elettroniche (tra queste la Logos 80, di Mario Bellini). Alcuni modelli sono destinati al calcolo semplice e pratico (come le Divisumma 32 e 33), altri al calcolo professionale (le Logos 40a e 42a, disponibili anche nelle versioni con stampante e display) o al calcolo di tipo amministrativo e di tipo scientifico (le Logos 75B e 75S). A metà degli anni ’80 esce una nuova linea di macchine da calcolo che prende il nome di Silent Dry: le tre macchine proposte, la Divisumma 232 Pd, la Logos 262 Pd e la Logos 264 Pd, consentono di eseguire dei calcoli molto complessi e posseggono dei display che arrivano a visualizzare fino a 14 cifre. Anche in seguito l’Olivetti ha continuato a presentare sul mercato nuovi modelli di calcolatrici, molte delle quali ideate da designer e artisti di fama mondiale: è il caso della calcolatrice Gioconda, disegnata nel 2001 da Michele De Lucchi, autore di alcuni tra i più noti prodotti Olivetti degli anni ’80 e ’90.
E’ una storia di grande e remunerativo successo (almeno fino alla metà degli anni ’60) a cui contribuiscono in modo importante Marcello Nizzoli, designer di molte calcolatrici Olivetti, e Giovanni Pintori, che curerà gran parte della grafica pubblicitaria.