Il piano regolatore della Valle d’Aosta

Tra il 1936 e il 1938 Adriano Olivetti promuove un esperimento di pianificazione regionale con il Piano Regolatore della Valle d’Aosta il cui l’ambito territoriale supera la dimensione comunale e l’urbanistica viene collegata alla dimensione economica e sociale dell’area. Nel 1934 Olivetti affida ad un gruppo di architetti, composto da Banfi, Belgioioso, Peressutti, Roger, Figini, Pollini, Bottoni, la redazione del piano, le cui proposte si incentrano su 5 poli di sviluppo-Courmayeur, Breuil, Pila, Aosta e Ivrea- proponendosi due obiettivi principali: il potenziamento del settore turistico e lo sviluppo delle comunicazioni.
Olivetti si avvalse di numerosi collaboratori: economisti, aviatori che sorvolarono e ripresero immagini spettacolari della zona, rocciatori che codificarono itinerari alpinistici,oltre a Renato Zvetremich, responsabile negli anni trenta degli uffici sviluppo, vendite e pubblicità della Olivetti.
Il piano (450 tavole oltre a cinque plastici relativi ad altrettanti progetti urbanistico-edilizi) non venne mai realizzato e i dibattiti in merito preso gli amministratori regionali furono scarsissimi, tanto da far affermare a Franco Berlanda (1963) che esso “ebbe più successo al di fuori della Valle che all’interno di essa”.
Inaugurazione della mostra – Foto
In occasione della celebrazione del centenario della nascita di Adriano Olivetti la Presidenza del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta ha promosso la riedizione anastatica del volume “Il piano regolatore della Valle d’Aosta“, pubblicato nel 1943 e di cui sono reperibili pochissime copie originali. Il volume, pubblicato da Einaudi per le Edizioni Comunità, è stato presentato al pubblico sabato 7 aprile 2001, durante un convegno organizzato congiuntamente dalla Presidenza del Consiglio Regionale e dall’Assessorato al Territorio e Ambiente presso l’Auditorium comunale di Pont St-Martin dal titolo “Dalle proposte urbanistiche del gruppo Olivetti alle nuove priorità in urbanistica”. Il libro si presenta oggi come un punto di confronto storico importante e come una lettura ricca di spunti e di stimoli nel momento in cui i Comuni sono chiamati a ridisegnare il loro territorio. In particolare, sembra importante notare quale fosse il peso nel “piano Olivetti” della ricerca sociale, cioè della considerazione dell’uomo visto come punto centrale nell’uso del territorio – un’attenzione che spesso manca nella redazione dei piani regolatori. Durante il convegno è stato anche presentato in anteprima un servizio realizzato da RAI 3 sulle vicende della pianificazione in Valle d’Aosta.
Bibliografia
“Territorio e politica di piano nelle proposte di Adriano Olivetti per la Valle d’Aosta (1937)”, Bice Foderà-Elisabetta Comin, “Questioni di storia della Valle d’Aosta contemporanea”, Istituto storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Valle d’Aosta
“Scheda storico critica Valle d’Aosta”, Archivio Piero Bottoni