QualiViva, ossia “La qualità nella filiera florovivaistica nazionale attraverso l’utilizzo e la divulgazione delle schede varietali e di un capitolato unico di appalto per le opere a verde”, è un progetto di ricerca finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nell’ambito di un piano d’azione teso ad aumentare e stimolare la competitività del settore florovivaistico.
Il Progetto si è articolato attraverso la “Realizzazione di schede tecniche”, la “Didattica per la prevenzione delle malattie” (attività volta a ottimizzare e
validare un protocollo di diagnosi basato sul riconoscimento del DNA per l’individuazione in
multiplex degli agenti causali di malattie complesse come i marciumi radicali e del colletto in piante ornamentali), la definizione di “Linee Guida Locali” per la scelta del materiale vegetale, il coinvolgimento delle aziende produttrici di piante verdi sensibilizzate ad agire secondo norme di tutela ambientale, per fornire gli strumenti metodologici e operativi per pianificare, progettare, realizzare e gestire le aree verdi pubbliche e private.
Sono state redatte oltre 100 Schede tecniche nelle quali sono state raccolte informazioni relative a specie arboree ornamentali pensate allo scopo di aiutare e indirizzare pianificatori e municipalità verso una progettazione funzionale del verde urbano. Nelle schede sono riportate informazioni sugli aspetti dimensionali, sulla tolleranza alle condizioni del suolo, ai patogeni e agli stress abiotici, e sulle problematiche che possono emergere dall’uso di tali specie. Per ciascuna specie si è stimata la CO2 potenzialmente stoccata, la potenzialità nella rimozione degli inquinanti e la produzione di composti organici volatili.
La definizione delle “Linee Guida Locali” ha avuto l’obiettivo di:
–fornire uno strumento per la scelta del materiale vivaistico da utilizzare, inteso come scelta delle specie, in base al contesto climatico nel quale dovrebbero andare ad inserirsi (“SCELTA DEL MATERIALE VIVAISTICO IN FUNZIONE DELLA LOCALITA’ GEOGRAFICA”). Si è operata dunque una classificazione climatico-vegetazionale del territorio italiano in macroaree per caratterizzare l’area di intervento. Le specie selezionate nel progetto QualiViva sono state quindi associate alle fasce climatico-vegetazionali in base alle rispettive esigenze ecologiche e alla loro tolleranza ai differenti ambienti in quanto ad una loro possibile introduzione e coltivazione nelle diverse fasce;
–classificare le specie di interesse in base alla loro ‘allergenicità’;
-fornire indicazioni generali sulle macrocaratteristiche comuni a più specie che sono favorevoli a mitigare gli effetti di uno o più inquinanti atmosferici (EFFETTO DELLE FORESTE URBANE SULLA QUALITÀ DELL’ARIA E PRINCIPALI INQUINANTI IN AMBIENTE URBANO);
-indicare cultivar di Cipresso, Olmo e Platano resistenti alle rispettive principali patologieche rappresentano tutt’oggi una importante limitazione alla coltivazione di queste specie;
-la messa a punto di un processo di certificazione volontario delle aziende e delle organizzazioni florovivaistiche e di un sistema per la “certificazione degli skill professionali” un sistema cioè di valutazione delle competenze e delle professionalità, teso a valorizzare le abilità specifiche degli addetti, in funzione delle necessità di ogni singolo appalto.
Sono stati predisposti inoltre i documenti riguardanti il “Capitolato d’appalto armonizzato” e il “Disciplinare di Progettazione, Realizzazione, Manutenzione del verde” (con il quale si regolano i rapporti tra professionista incaricato di svolgere un lavoro e il committente e la cui corretta definizione è presupposto fondamentale per la realizzazione di opere a verde di qualità).
Hanno partecipato al progetto l’Associazione Vivaisti Pistoiesi come capo fila e come partner AIAPP (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio), CNR-IPSP (Consiglio Nazionale Ricerche –Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante), CREA-VIV (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria – Unità di ricerca per il Vivaismo e la gestione del Verde ambientale ed ornamentale), DiSPAA-Università di Firenze (Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente), Fondazione Minoprio, Scuola Agraria del Parco di Monza oltre a Piante e Fiori d’Italia e Consorzio Florovivaisti Lombardi.