Tiziano e Guardi a Venezia

10-15 ottobre 2012. Il soggiorno a Venezia per la visita della 13a Biennale di Architettura è stato occasione per vedere la bella mostra che la Fondazione Musei Civici di Venezia ha dedicato a Francesco Guardi per celebrare il terzo centenario della sua nascita (1712-2012). Allestita nelle sale espositive del Museo Correr, illustra l’evoluzione del percorso artistico del pittore, testimoniato da oltre centoventi opere che ci raccontano, oltre ai diversi temi e generi dello stile di Guardi, la storia, i paesaggi e la vita della Serenissima. Una raccolta proveniente dalle maggiori istituzioni culturali e museali italiane ed estere, che mi ha offerto la possibilità di apprezzare un artista che avevo sottovalutato. Al Museo Peggy Guggenheim la retrospettiva di Capogrossi e le opere di alcuni dei massimi artisti del ‘900, appartenenti alla Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, in lascito alla Fondazione Solomon R. Guggenheim dal 2012 da parte di Hannelore B. Schulhof. Alle Gallerie dell’Accademia “Il Tiziano mai visto. La fuga in Egitto e la grande pittura veneta”, una mostra di capolavori tra i quali quello di Tiziano esposto dopo un lungo restauro.  Tra le opere le splendide tele di Sebastiano del Piombo, la Nascita e la Morte di Adone, in prestito dal Museo Civico Amedeo Lia di La Spezia, diretto dall’amico Andrea Marmori. Le Gallerie si confermano come uno dei miei posti di visita preferiti, con la Tempesta  (e con la mostra anche il Tramonto) del Giorgione, la Madonna degli alberetti di Bellini, San Giorgio di Andrea Mantegna, le Storie di Sant’Orsola di Carpaccio, i Miracoli della Reliqua della Santa Croce, la Sala dell’Albergo con la “Presentazione della Vergine al Tempio” di Tiziano.
Nella Chiesa di San Salvador un bellissima pavimentazione in marmi policrimi e lungo le navate monumenti funebri dedicati a dogi e famiglie patrizie del ‘500 realizzati da famosi architeetti e scultore come Jacopo Sansovino, Alessandro Vittoria, Gerolamo Campagna, Giulio del Moro. Alcuni splendidi quadri tra i quali L’annunciazione e la Trasfigurazione di Cristo di Tiziano Vecellio.
Luoghi da visitare/indirizzi da frequentare: le Gaggiandre e la Gru idraulica di Armstrong Mitchell all’Arsenale, commissionata dalla Marina militare nel 1883 per i lavori di ampliamento dell’Arsenale e ora unica superstite tra le gru di quelle dimensioni (160 tonnellate) realizzate nel mondo e oggi oggetto di un progetto di conservazione nell’ambito di un Programma UNESCO; il cinema Rossini riaperto dopo la ristrutturazione; il Teatro Goldoni; i due Museum Shop, uno interno e uno esterno al museo della Collezione Guggenheim al n. 710 di Dorsoduro, che offrono un’ampia gamma di articoli dedicati a Peggy Guggenheim, alle attività del museo e più in generale all’arte del Novecento; l’hotel San Sebastano Garden, a Dorsoduro, con uno splendido giardino; la trattoria “Da Silvio” a San Pantalon.

Un pensiero su “Tiziano e Guardi a Venezia

  1. Carissima Federica, prima di tutto ti ringrazio per le parole affettuose rivolte a me e al museo Lia: sono ricambiate, credimi. Sono felice che tu abbia apprezzato la raffinata mostra dell’Accademia, dove proprio accanto al Tiziano mai visto (titolo accattivante quanto veritiero, data l’eccezionalità del dipinto che Caterina di Russia ha legato per sempre al suo museo, l’Ermitage, dal quale è inamovibile) sono le due tavole di Sebastiano del Piombo, del museo Lia, raffiguranti distintamente la nascita e la morte di Adone. Sono due opere che entusiasmano, per quel timbro tutto giorgionesco, a tal punto in linea con il linguaggio espressivo del grande Giorgione da far credere, in passato, di essere frutto diretto del suo genio, prodotto della sua mano. Ricondotte quindi con più pertinenza al catalogo di Sebastiano del Piombo dobbiamo immaginarle ideate e dipinte comunque sotto l’abile regia di Giorgione stesso, negli stessi mesi, forse negli stessi giorni in cui Tiziano, che con Sebastiano condivideva l’alunnato presso il maestro di Castelfranco, compiva la Fuga in Egitto, protagonista oggi della mostra. La scelta delle poche opere in mostra è eccezionale, e anch’io ho provato lo stesso entusiasmo tuo, nei giorni che son stato a Venezia per l’allestimento: un invito dunque per tutti!

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