La famiglia Alatri e Adriano Olivetti: coincidenze

Alcuni fatti, alcune persone e alcune situazioni, scoperte per caso durante le ricerche del materiale per il mio sito e che considero delle singolari coincidenze, collegano la mia famiglia, a partire da mio padre Andrea Alatri, a Adriano Olivetti.
Erich Linder e l’Agenzia Letteraria Internazionale
Presso la Fondazione Arnoldo e Alberto Monadori a Milano sono custoditi alcuni documenti appartenenti al Fondo Erich Linder che raccontano dei rapporti che intercorrevano tra alcuni scrittori, clienti dello studio legale Alatri-Cortina, fondato da mio padre Andrea Alatri e da Berto Cortina (divenuto poi lo studio Alatri, Cortina, Cau) e l’Agenzia Letteraria Internazionale (A.L.I.) fondata nel 1898 da Augusto Foà e continuata dal figlio Luciano fino al 1951, anno in cui ne cede la gestione e una quota societaria a Erich Linder, cittadino austriaco, figlio di un ebreo rumeno e di una polacca askenazita, che iniziò la sua carriera come redattore della casa editrice Nuove Edizioni Ivrea fondata nel 1942 da Adriano Olivetti (e che nel 1946 venne trasformata nelle Edizioni di Comunità).
In una lettera indirizzata a Linder del 20 febbraio 1968 lo Studio legale chiede, per conto della Masterfilm, “se esistono i diritti e l’ammontare del corrispettivo, per l’eventuale cessione, per la riduzione cinematografica del libro edito dalla collana URANIA di Mondadori “Morte dell’erba” di John Cristopher”.  Il 7 gennaio 1974 lo Studio legale scrive alla casa editrice Bompiani “per manifestare le doglianze di Bernardino Zapponi per avere inserito 4 dei suoi scritti nel libro “Morir dal ridere” curato da Umberto Simonetta, nonostante che l’autore avesse negato il suo consenso”. L’8 marzo 1974 lo Studio legale chiede a Linder notizie circa la disponibilità dei diritti del romanzo “Narciso e Boccadoro”di Hermann Hesse edito da Mondadori. Il 13 marzo Linder risponde che si informerà, ma avverte che i diritti saranno molto cari poiché basati su parametri americani. Il 9 aprile Linder risponde che gli eredi sono disponibili alla cessione ad alcune precise condizioni economiche e a condizione che la proposta sia corredata dei nomi del regista e del cast. Il 19 aprile Giovanna Cau informa Linder che il suo cliente intende sospendere le trattative. Il 2 luglio 1974 lo Studio invia all’Agenzia i contratti per la cessione dei diritti dei romanzi di Dacia Maraini “L’età del malessere” e “ Donne mie”.
Il Villino Alatri di via Paisiello
Tra gli architetti che realizzarono la sopraelevazione moderna del Villino Alatri in via Paisiello 38 a Roma vi sono Mario Ridolfi e Wolfgang Frankl (Frankl Volfango) entrambi autori di alcuni progetti per Adriano Olivetti a Ivrea tra cui l’asilo-nido Olivetti di Canton Vesco.
Mario Ridolfi
Con Wolfgang Frankl (architetto tedesco naturalizzato italiano-Monaco 1907 -Terni 1994-figlio di Paul, Wolfgang Frankl nel 1933 dovette lasciare la Germania per la persecuzione nazista. Stabilitosi in Italia, si dedicò a ricerche sull’architettura paleocristiana a Roma, collaborando con R. Krautheimer al Corpus basilicarum christianarum Romae) e Domenico Malagricci elaborò il progetto della torre concepita per il motel Agip di Settebagni (RM) tra il mese di maggio 1968 e il gennaio 1969. Ed è proprio con l’Eni che nel 2013 ho collaborato alla ricerca per ricostruire la storia dei famosi motel dell’Agip, apparsi in italia nella prima metà degli anni Cinquanta per volere di Enrico Mattei.
Achille Mario Dogliotti
Achille Mario Dogliotti(1897-1966) è stato uno dei pionieri della cardiochirurgia in Italia, fondando un centro specializzato a Torino. Fu Dogliotti ad accorrere ad Ivrea quando, nel 1950, Adriano Olivetti venne colpito da infarto. Mio padre si rivolse a Dogliotti per mia sorella, che venne da lui operata a Torino negli anni Sessanta.
Pietro Porcinai
Nato a Firenze nel 1910 (e qui scomparso nel 1986) Pietro Porcinai è stato il più grande Paesaggista italiano del ‘900. Ha progettato e realizzato oltre 1100 progetti di sistemazioni paesaggistiche in Italia e nel mondo, nelle scale più diverse: dal giardino al parco urbano, dall’area industriale al villaggio turistico, dall’autostrada all’area agricola. Tra le sue realizzazioni vi è il parco della sede della Olivetti a Pozzuoli (Napoli), voluta da Adriano Olivetti e progettata dall’Ing. Luigi Cosenza, opera significativa dell’architettura industriale italiana degli anni ’50. Porcinai viene chiamato da Luigi Cosenza per la progettazione del parco delle sede e successivamente per la sistemazione paesaggistica del quartiere residenziale costruito, in tempi diversi e in lotti successivi, per i dipendenti della Olivetti. La figlia di Pietro Porcinai, Paola è stata mia compagna di studi all’Università di Scienze Agrarie e Forestali di Firenze.
Mario Tchou
Mario Tchou è l’ingegnere che nel 1955 inizia a collaborare con l’Olivetti divenendo nel 1956 il responsabile del Laboratorio di ricerche elettroniche di Barbaricina, in cui vedrà la luce il progetto ELEA. Figlio di Yin Tchou e di Evelyn Wang, Mario Tchou nasce il 26 giugno 1924 in Italia, dove il padre lavorava presso l’ambasciata cinese in Vaticano. Nel 1936 viene ammesso al liceo Torquato Tasso, lo stesso liceo in cui hanno studiato mio padre e mio zio Paolo, nel quale anche io mi sono diplomata e in cui ho conosciuto Evelina dè Stefani, la nipote di Mario Tchou e Benedetta, la nipote di Bompiani. Tchou faceva parte di un gruppo di giovani molto brillanti, tra i quali Alfredo Reichlin, il padre dei miei compagni di scuola Lucrezia e Pietro. All’Università La Sapienza Mario Tchou incontra Edoardo Amaldi, proprietario di una villetta accanto alla nostra a Lido dei Pini e, frequentando la palestra dell’YMCA, la stessa associazione con la quale ho fatto i miei primi campeggi estivi, conosce Pier Luigi Romita. Nel 1955 sposa la pittrice Elisa Montessori che si unisce, in seconde nozze, all’architetto Costantino Dardi. Dal matrimonio con Dardi nasce Domitilla, moglie di Alberto Alatri, nipote di Marco, cugino di mio padre Andrea.
Laura Olivetti
Ho conosciuto Laura Olivetti attraverso un’amica comune. Donna dolce e di grande fascino, ho avuto il piacere di frequentarla successivamente per l’intervista fatta da Daniele Cini, regista e amico di infanzia, che ha scritto la sceneggiatura “Uomini che inventano il futuro” per il filmato “Adriano Olivetti e Steve Jobs, la passione per il futuro”, andato in onda il 21 giugno 2011 nella trasmissione“Correva l’anno” della RAI. Una conoscenza per me importante, interrotta troppo presto dalla sua morte prematura.
L’Istao e il Master “Pio la Torre”
Ho frequentato il Master “Gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscati alle mafie. Pio La Torre” nell’Anno Accademico 2015-2016 presso l’Università di Bologna e grazie alla conoscenza con una collega del Master, ex allieva dell’ISTAO-Istituto Adriano Olivetti, ho avuto l’occasione di partecipare alla visita “ISTAO incontra Ivrea” organizzata il 15 e 16 settembre 2017 per le celebrazioni dei 50 anni dell’Istituto.
Lionello Alatri e la ditta Jacopo Vito Alatri
Lionello Alatri (1878-1943) titolare della azienda tessile Jacopo Vito Alatri, in seguito alla promulgazione delle leggi razziali fu costretto a dimettersi da amministratore unico della ditta (declassandosi a Direttore generale) e a rinunciare alla quota di maggioranza, in accordo con i due soci minoritari rappresentati dalle ditte fornitrici De Angeli Frua (Milano) e Lanificio Zopfi (Bergamo). La fabbrica De Angeli-Frua è stata un’azienda tessile italiana nata nel 1896 dall’unione delle fabbriche (cotonifici e stamperie) di Ernesto De Angeli e Giuseppe Frua. Il nome completo era “De Angeli-Frua, Società per l’industria dei tessuti stampati S.p.A.” e come “Stampati” era abbreviata nel listino della Borsa di Milano. La decadenza della ditta cominciò negli anni cinquanta e gli stabilimenti furono gradualmente ridimensionati fino alla definitiva chiusura nel 1968. La fabbrica di Aglié fu ceduta nel 1953 alla Olivetti.