I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato. I CAM sono definiti nell’ambito di quanto stabilito dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della pubblica amministrazione PAN GPP (che fornisce un quadro generale sul Green Public Procurement, definisce degli obiettivi nazionali, identifica le categorie di beni, servizi e lavori di intervento prioritarie per gli impatti ambientali e i volumi di spesa sulle quali definire i ‘Criteri Ambientali Minimi’) e sono adottati con Decreto del Ministro dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del mare.
Ad ora sono stati adottati CAM per 17 categorie di forniture ed affidamenti tra cui quelli relativi all’affidamento del servizio per la gestione del verde pubblico che prevede le specifiche tecniche per la gestione e il controllo dei parassiti, il materiale vegetale da mettere a dimora, i contenitori e imballaggi del materiale vegetale, il consumo di acqua, il taglio dell’erba. In particolare vengono fornite indicazioni per l’applicazione di tecniche che consentano la riduzione dell’impiego di prodotti fitosanitari, l’adozione di specie vegetali adatte alle condizioni ambientali di riferimento, con caratteristiche qualitatitive tali da garantire l’attecchimento e prive di fitopatogeni, l’utilizzo di tecniche di taglio dell’erba a basso impatto ambientale quali il “mulching” (sminuzzamento ripetuto dei frammenti d’erba che produce scarti finemente tagliati che, invece di essere raccolti e rimossi, vengono rilasciati sul prato), la fienagione, il pascolo.
La loro applicazione sistematica ed omogenea consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili e produce un effetto leva sul mercato, inducendo gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione.
In Italia, l’efficacia dei CAM è stata assicurata grazie all’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, all’art. 34 recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” del D.lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.lgs 56/2017), che ne hanno reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti. Questo obbligo garantisce che la politica nazionale in materia di appalti pubblici verdi sia incisiva non solo nell’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali, ma nell’obiettivo di promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili, “circolari “ e nel diffondere l’occupazione “verde”.
Oltre alla valorizzazione della qualità ambientale e al rispetto dei criteri sociali, l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi risponde anche all’esigenza della Pubblica amministrazione di razionalizzare i propri consumi, riducendone ove possibile la spesa.