Storia di una multa (1a puntata)-Diario pubblico

La storia comincia nel luglio del 2012, con l’acquisto su Groupon di un soggiorno turistico a Viterbo. Due giorni più che piacevoli e interessanti, allietati dalla conoscenza, davanti al meraviglioso, quanto poco conosciuto Mitreo di Sutri, del colto e simpatico Direttore del Museo Amedeo Lia di Spezia.

Unico inconveniente del soggiorno una multa per sosta vietata nella città di Viterbo. Poco male, ho pensato, può capitare e chi sbaglia paghi. E così ho fatto pochi giorni dopo, versando un importo di 39,00 euro il 20 luglio del 2012. Il 27 giugno del 2014 ricevo una cartella di pagamento di Equitalia, riferita alla multa di Viterbo, per un importo di 69,93 euro così composto (sinteticamente): contrav. codice della strada…, maggiorazione contrav. codice della strada…., contrav. recupero spese …, compensi entro le scadenze.., compensi oltre le scadenze…, interessi di mora…, diritti di notifica.

Allegati alla cartella due bollettini, intestati al Comune di Viterbo-ServizioTesoreria della Polizia Municipiale, di 51,60 euro e 55,50 euro, rispettivamente. Decido di chiedere informazioni su questi importi discordanti e telefono al numero della Polizia Locale del Comune di Viterbo indicato sul “Verbale di accertamento di violazione del Codice della strada”, anche esso accluso alla cartella di pagamento di Equitalia. Mi rispondono, e anche abbastanza sollecitamente: una gentilissima funzionaria mi spiega la storia, a mio parere un pò complicata, di questa multa, che cerco così di riassumere:

-ho provveduto a corrispondere l’importo indicato nell’Avviso di accertamento d’infrazione del Codice della strada trovato sulla macchina il 7 luglio del 2012 (ossia i 39,00 euro) oltre i 5 giorni che consentono il pagamento in misura ridotta della sanzione;

-è stato quindi spedito al mio domicilio il verbale della multa per l’importo totale;

-poichè non ho traccia di questo verbale, che tuttavia risulta essere stato consegnato e ritirato dal portiere, non ho provveduto al pagamento della somma di cui sopra.

La gentile e paziente funzionaria mi comunica che l’importo della sanzione da corrispondere alla Polizia Municipale è di 57,15 euro ma che, essendo la pratica  andata avanti (per i motivi di cui sopra) ed essendo passata ad Equitalia, all’importo della sanzione si sono aggiunte le altre voci, fino ad arrivare a 69,93 euro.

Bene, penso, ma perchè Equitalia acclude due bollettini di importi diversi tra loro e dalle altre somme indicate o che risultano alla Polizia Municipale di Viterbo? La gentile funzionaria mi consiglia di rivolgermi ad Equitalia, avvisandomi però che al telefono non mi potranno dare informazioni di questo tipo.

Ringrazio calorosamente e chiamo il numero verde di Equitalia, imbattendomi in un sacco di possibilità: “digiti 1 se…, digiti 2 se…” , fino ad arrivare ad 8. Nessuna di queste possibilità parla però di multe e quindi provo a digitare dei numeri a caso finchè, misteriosamente, si prospetta la possibilità di parlare con un operatore. Gentile anch’esso (anzi anch’essa) mi spiega che effettivamente non mi può dare le informazioni che chiedo (cioè perchè gli importi non corrispondono in nessun caso) e mi consiglia di rivolgermi ad uno sportello di Equitalia “dal momento in cui a Roma ce ne sono tanti”.

In effettti è possibile andare, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,35 alle ore 13.30, in diversi uffici: per Roma Nord a Via Salaria-Monterotondo, oppure per le altre zone di Roma a via Cristoforo Colombo, via Aurelia, viale Palmiro Togiatti, oltre che Ostia, ecc. ecc.

Mi chiedo a questo punto se mi conviene ma soprattutto: ho la forza di intraprendere questo viaggio? (io abito nel Secondo Municipio quindi dovrei andare a Monterotondo…).

Devo ancora prendere una decisione, ma lo devo fare entro 60 giorni dalla data di notifica, pena l’applicazione degli interessi di mora, applicati con tassi determinati da “apposita normativa  …con atto di riferimento articolo 30 del Decreto del Presidente della Repubblica”…ecc. ecc.

Nel caso, scriverò la seconda puntata, altrimenti andrò alla posta dietro casa e pagherò l’importo più alto, per non sbagliare, sperando in un’attesa inferiore ai 45 minuti, tempo che ho impiegato questa mattina nell’Ufficio postale Roma 52 per pagare un bollettino, ai quali devo aggiungere un paio di ore che ho speso per fare le telefonate e un paio di ore di attesa dell’orario di apertura degli uffici per potere fare le telefonate…!.