Alberto Lattuada “Dieci anni di occhio quadrato 1938/1948”-Diario pubblico

Luglio 2014. Un regalo prezioso, ricevuto dal mio amico d’infanzia Alessandro, figlio del grande regista Alberto Lattuada, in occasione del mio compleanno. E’ il libro di fotografie, ormai introvabile, “Dieci anni di occhio quadrato 1938/1948”, pubblicato da Alinari nel 1982 e che raccoglie le immagini scattate da “un autore fotograficamente quasi sconosciuto” (così lo definisce nella bella Introduzione Piero Berengo Gardin) che considera la fotografia, come scrive nella Postfazione, “un furto, un furto che varia nella velocità d’esecuzione da una posa di minuti via via all’esposizione di un secondo, un quinto di secondo, un cinquantesimo, un cinquecentesimo, un millesimo fino alla velocità degli scienziati che è di un milionesimo e più…”.
Il volume raccoglie le 26 “Tavole fotografiche” che componevano il fascicolo “Occhio Quadrato”, uscito nel 1941 come monografia di “Corrente”, la testata fondata da Ernesto Treccani nel 1938 e  le immagini raccolte sotto i titoli “Insaziabile curiosità del cacciatore fedele alla pista” (Milano 1935-1941), “Una veloce corsa per mettere la mano sulla macchina da presa” (Sopralluoghi 1942-1950), “Ultimi appunti dell’occhio quadrato: il cinema è mio” (1942-1951). Tra le tante, bellissime e inusuali fotografie, tutte in bianco e nero, quelle di una giovanissima Carla Del Poggio, attrice moglie del regista, di una splendida Alida Valli e quelle di Castiadas, la colonia penale sorta nel 1875 in Sardegna, dove Lattuada fece un sopralluogo per un film che non venne realizzato.
Il 2014 è il centenario della nascita di Alberto Lattuada, uno dei più grande artisti italiani, ma che rappresenta, nel mio personale ricordo, il papà di quello che è stato uno dei miei più assidui amici dell’infanzia trascorsa a Lido dei Pini.   

Rassegna stampa

Alberto Lattuada, la mostra fotografica Occhio Quadrato a Genova
Occhio
Palazzo della Meridiana-Occhio Quadrato