Genova, autunno 2015-Impressioni di viaggio

27-30 novembre 2015. Superando le difficoltà del viaggio (Genova è collegata poco e male con il treno) raggiungo ancora una volta Genova dove, a Palazzo Ducale, due belle mostre mi danno lo spunto per visitarla ancora una volta: “Dagli Impressionisti a Picasso”, con più di cinquanta opere prestate dal Detroit Insitute of Arts e “Brassaï, pour l’amour de Paris”, con le splendide fotografie in bianco e nero di Gyulus Halasz, fotografo e cineasta nato in Transilvania e arrivato nel 1924 a Parigi. Una gita sulla Riviera di Ponente mi porta a Borgio Verezzi,  affacciato sul Golfo di Pietra Ligure e poi a Savona, con un piccolo ma ben tenuto centro storico, affacciata sul mare attraverso il massiccio Complesso Monumentale del Priamar (pietra sul mare o pietra friabile), oggi restaurato e accessibile al pubblico, sede del Museo Civico e Archeologico e della Città. A pochi chilometri da Savona, nel paesino di Altare, a Villa Rosa, un affascinante villino stile liberty, trova sede il Museo dell’Arte Vetraria Altarese. Un’appassionata e competente volontaria del Comune ci racconta le origini della lavorazione del vetro e ci illustra le magnifiche opere raccolte dopo il fallimento della SAV (Società Artistico Vetraria) che continuò la produzione, iniziata nel Medioevo, di vetri d’uso “d’ogni sorta e maniera”, di vetri per la farmacia e gli ospedali, di articoli di valore artistico, cui si aggiunsero, nel Novecento, vetri per la chimica resistenti agli sbalzi termici.