CULTURA E RICCHEZZA-Diario pubblico

Uno studio effettuato da Unioncamere e da Symbola ci dice che la cultura contribuisce per il 5,4% alla ricchezza prodotta in Italia, equivalente a quasi 76 miliardi di euro, dando lavoro a un milione e quattrocentomila persone, ovvero al 5,6% del totale degli occupati del Paese. Superiore, ad esempio, al settore primario, oppure a quello della meccanica. Se si considerano anche le industrie creative, il patrimonio storico-artistico e architettonico, le arti, il valore aggiunto prodotto dalla cultura rappresenta il 15% del totale dell’economia nazionale e impiega ben 4 milioni e mezzo di persone, equivalenti al 18,1% degli occupati a livello nazionale.
A questo si aggiunga la capacità attrattiva della cultura sul turismo: fatta cento la spesa turistica sul territorio italiano nel 2011, la componente attivata dalle industrie culturali è quantificabile nel 33,6% del totale, equivalente a 23,3 miliardi di euro.
Il settore culturale sembra dunque rivestire un ruolo importante nell’economia italiana, al quale non sembra però corrispondere un sistema organizzativo efficiente in grado di ottimizzare le risorse e una moderna e adeguata gestione in grado di valorizzarlo al meglio.

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