Karl Foerster e il giardino naturale


Il 27 novembre 2020, in occasione del cinquantenario della sua morte, si è tenuta una conferenza organizzata dal Garden club di Ispra dedicata alla figura del grande botanico e vivaista tedesco Karl Foerster, una figura molto importante che ha ispirato molte delle attuali tendenze del giardino naturale.
Dopo gli studi come apprendista giardiniere a  Schwerin, Foerster studia presso l’accademia di giardinaggio “Gaertnerlehranstalt Wildpark bei Potsdam” a Posdam e in seguito in Italia, a Bordighera, sotto la guida del vivaista e paesaggista Ludwig Winter (1846-1912) botanico e architetto del paesaggio tedesco, progettista di vivai e giardini come i Giardini Hanbury di La Mortola, in provincia di Imperia.
Nel 1903 comincia a rivitalizzare il vivaio di famiglia a Berlino-Westend con l’obiettivo di selezionare specie di piante, soprattutto perenni e graminacee, con caratteristiche di bellezza, durata, resistenza e bassa manutenzione e nel 1907 pubblica il suo primo catalogo. Durante il nazismo continua ad impiegare maestranze ebree e si rifiuta di coltivare solo le piante autoctone tedesche. Dato che il vivaio si trovava nella ex Germania dell’est si sviluppano in questa zona molti giardini con piante perenni e graminacee. Autore di numerose pubblicazioni, disponibili in lingua tedesca (l’unico tradotto in italiano è ‘Erbe e felci nel giardino’ di Franco Muzzio editore in una collana diretta da Pizzetti) ha dato il suo nome a molte piante: una delle più famose è la Calamagrostis x acutiflora stricta poi denominata ‘Karl Foerster’ (pianta ibrida in natura i cui progenitori sono C. arundinacea e C. epigeios) un esemplare fu da lui rinvenuto in natura e successivamente riprodotto.
Con i suoi due soci H. Mattern e H. Hammerbacher creò uno studio per offrire servizi di consulenza e progettazione (‘Gartengestaltung Bornim’) e fondò una scuola per diffondere i principi del ‘New German Garden style’. Ebbe grandi influenze negli Usa e suoi seguaci furono gli architetti paesaggisti Wolfgang Oehme e James van Sweden, fondatori dello studio Oehme-Van Sweden, ispirando in Europa Piet Oudolf, designer e scrittore olandese, una delle figure più importanti del movimento New Perennial.
Il suo giardino privato di Posdam, oggi gestito dalla nipote, fa parte del patrimonio mondiale UNESCO “Potsdam Sans Souci”; è suddiviso in quattro zone ognuna dedicata ad una stagione dell’anno.
Il Garden club del CCR-Centro Comune di Ricerca a Ispra, grazie al contributo del Semestre culturale tedesco che ha finanziato l’acquisto delle piante dal vivaio di Cascina Bollate, ha realizzato un piccolo giardino didattico ispirato alla filosofia e allo stile di Karl Foerster nel retro della scuola media nel centro del paese sulla sponda lombarda del Lago Maggiore.
Fonte:
Giardini in viaggio: BLOG di Laura Pirovano