TIZIANO E GUARDI A VENEZIA- Impressioni di viaggio

 Il soggiorno a Venezia per la visita della 13 Biennale di Architettura è stato occasione per vedere la bella mostra che la Fondazione Musei Civici di Venezia ha dedicato a Francesco Guardi nelle sale espositive del Museo Correr  e quella alle Gallerie dell’Accademia “Il Tiziano mai visto. La fuga in Egitto e la grande pittura veneta”, una mostra di capolavori tra i quali quello di Tiziano esposto dopo un lungo restauro. 

Un pensiero su “TIZIANO E GUARDI A VENEZIA- Impressioni di viaggio

  1. Carissima Federica, prima di tutto ti ringrazio per le parole affettuose rivolte a me e al museo Lia: sono ricambiate, credimi. Sono felice che tu abbia apprezzato la raffinata mostra dell’Accademia, dove proprio accanto al Tiziano mai visto (titolo accattivante quanto veritiero, data l’eccezionalità del dipinto che Caterina di Russia ha legato per sempre al suo museo, l’Ermitage, dal quale è inamovibile) sono le due tavole di Sebastiano del Piombo, del museo Lia, raffiguranti distintamente la nascita e la morte di Adone. Sono due opere che entusiasmano, per quel timbro tutto giorgionesco, a tal punto in linea con il linguaggio espressivo del grande Giorgione da far credere, in passato, di essere frutto diretto del suo genio, prodotto della sua mano. Ricondotte quindi con più pertinenza al catalogo di Sebastiano del Piombo dobbiamo immaginarle ideate e dipinte comunque sotto l’abile regia di Giorgione stesso, negli stessi mesi, forse negli stessi giorni in cui Tiziano, che con Sebastiano condivideva l’alunnato presso il maestro di Castelfranco, compiva la Fuga in Egitto, protagonista oggi della mostra. La scelta delle poche opere in mostra è eccezionale, e anch’io ho provato lo stesso entusiasmo tuo, nei giorni che son stato a Venezia per l’allestimento: un invito dunque per tutti!

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