La gestione delle risorse senza proprietari-Diario pubblico

Potrebbe essere interessante, in una prospettiva di cambiamento del rapporto tra Istituzioni e cittadini, rileggere (o leggere) quanto ha scritto e sostenuto Elinor Ostrom, la scienziata americana che nel 2099 vinse il premio Nobel per l’economia per i suoi studi sulla gestione delle risorse senza proprietari (i common). Un tema sorto di fronte alle minacce di esaurimento delle risorse ambientali del nostro Pianeta per eccesso di sfruttamento e che pone al centro dell’attenzione un aspetto cruciale della vita delle comunità sociali, ossia la gestione delle risorse comuni. La Ostrom formulò un elenco delle condizioni che permettono il governo comunitario dei common. Tra queste la partecipazione diretta degli utilizzatori al monitoraggio, la gradualità delle sanzioni ai trasgressori, la comunicazione faccia a faccia, la possibilità di escludere gli estranei, l’assenza di cambiamenti tecnici o sociali accelerati. Notò inoltre che molte comunità di utilizzatori sembrano capaci di evitare il deterioramento del common senza recinzioni o interventi pubblici e come il rispetto della regola possa reggersi sulla sorveglianza volontaria dei membri di una comunità e sulla partecipazione diretta degli utilizzatori al monitoraggio per un’applicazione efficace delle soluzioni proposte.