PER MIGLIORARE LA “QUALITA’ CIVILE”-Diario pubblico

Un bell’articolo di Giangiacomo Schiavi pubblicato a maggio dal Corriere delle Sera ci racconta che nell’Italia del Dopoguerra si metteva a disposizione della collettività una giornata di lavoro, per rappezzare strade, imbiancare muri, ripulire piazze, liberare tombini e canali. I soldi erano pochi e le cose da fare tante. Un pò come oggi, con le Amministrazioni pubbliche in affanno e tanti volontari diposti a prestare la propria opera, ad impegnarsi per contrastare il degrado materiale e sociale che affligge tanti luoghi e tante situazioni. Ma il nostro Paese non è ancora riuscito a rendere strutturale il contributo che molta parte della cosiddetta società civile ha da tempo dichiarato di voler dare, lasciando inespressa una potenzialità preziosa.