Un interessante documento pubblicato da Legambiente Valtriversa, Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano e associazione “Terra Boschi Gente e Memorie” pone il tema della salvaguardia degli alberi lungo le strade italiane e fissa quattro obiettivi principali:
-fermare gli abbattimenti degli alberi sul ciglio delle strade utilizzando le leggi
attualmente in vigore
-legittimare il reimpianto compensativo nelle traverse interne ai centri abitati delle
strade secondarie
-legittimare la presenza degli alberi lungo le strade secondarie
-modificare il Codice della Strada e il Regolamento di Attuazione diversificando le
distanze a seconda della classificazione della strada.
Ripercorrendo la storia delle alberate lungo le strade Statali, Provinciali e Comunali impiantate in epoca napoleonica o più recentemente prima della Seconda Guerra Mondiale, il documento perviene al 1992 quando, con il Codice della Strada e relativo Regolamento di Attuazione, viene vietato di impiantare alberi fuori dai centri abitati ad una distanza dal confine stradale inferiore all’altezza massima che la pianta potrebbe raggiungere a maturità (es. 30-40 metri per un Pioppo bianco, 25-90 metri per un eucaliptus, 30-40 metri per un platano, 30 metri per un tiglio). Il Regolamento non distingue le strade e si applica pertanto alle autostrade, alle strade secondarie, alle piste ciclabili e agli itinerari pedonali. Nè il CdS, nè il Regolamento si occupano degli alberi sul ciglio della strada (tecnicamente “fascia di pertinenza”).
Le soluzioni proposte, alternative all’abbattimento che deve essere visto solo ed esclusivamente come ultima possibilità, riguardano la modifica del Codice della Strada, con l’introduzione di norme relative alle alberate (definizione, vincoli, protezioni) e alla loro corretta gestione; la differenziazione delle norme in base alla categoria della strada, l’adozione dei limiti di velocitá e/o dei dispositivi di protezione per aumentare la sicurezza stradale. Ciò al fine di rallentare il processo di abbattimento degli alberi, per ora irreversibile, che porterà alla scomparsa più o meno rapida di tutti gli esemplari di alto fusto dai bordi di tutte le strade italiane extraurbane, comprese le piste ciclabili ed i sentieri, fino ad una distanza di 20-30 metri dalle strade.
Salviamo-gli-alberi-2017