LE REGOLE D’AMPEZZO: PROPRIETA’ E USO COLLETTIVO DELLE RISORSE-Diario pubblico

A Cortina boschi e pascoli sono da secoli proprietà collettiva della comunità originaria e vengono gestiti e utilizzati secondo diritti collettivi che ne garantiscono la salvaguardia in quanto patrimonio naturale, culturale ed economico da trasmettere alle generazioni successive.”Un altro modo di vivere e di convivere, cioè d’intendere e praticare i propri rapporti politici, economici e sociali…”: così scriveva Indro Montanelli nella Presentazione alla Storia di Cortina d’Ampezzo. E in effetti le Regole stabiliscono principi che oggi raramente si ritrovano in altre situazioni: il mantenimento della destinazione d’uso agro-silvo-pastorale, il divieto a vendere o cedere i beni ad altri, il divieto di dividerli, l’interesse generale che va al di là di quello della comunità regoliera ma si estende a tutta la collettività. Un concetto, quest’ultimo, di enorme valore ma assai poco diffuso.

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