“Il progetto dell’Agenzia aveva l’intento di definire le modalità con la quali impedire nell’anno 2000 il collasso dell’intera città e nelle aree più sensibili per la presenza di un numero eccessivo di autobus turistici, per i quali non esisteva lo spazio per la circolazione e soprattutto per la sosta. Il sistema si basava su quattro regole fondamentali:
-divieto di accesso e di circolazione degli autobus turistici dalle ore 00 alle ore 24 in un’ampia zona centrale (denominata ZTL 1) il cui perimetro coincideva sostanzialmente con le Mura Aureliane e la zona circostante la città del Vaticano;
-divieto di accesso e di circolazione degli autobus turistici dalle ore 6 alle ore 22 nella zona (denominata ZTL BUS 2) compresa tra la ZTL BUS 1 e il Grande Raccordo Anulare, con accesso, circolazione e sosta autorizzate solo per gli autobus turistici provvisti di apposita prenotazione e lasciapassare a pagamento, validi esclusivamente per raggiungere i parcheggi assegnati;
-obbligo di transito e registrazione ai check point dalle ore 00 alle ore 24 per tutti gli autobus turistici in arrivo in città;
-divieto assoluto di sosta e fermata per gli autobus turistici nella ZTL BUS1 e nella ZTL BUS 2 al di fuori dei parcheggi assegnati e divieto di circolazione al di fuori degli itinerari consentiti.
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Il Giubileo e i piani nel cassetto: “La Sala Situazione”-Diario pubblico
“Partendo dal presupposto che, secondo l’ordinamento vigente, la gestione degli interventi comporta molteplici amministrazioni ed enti, l’Agenzia si era ripromessa di ideare, progettare e realizzare una struttura in cui ospitare tutti i soggetti coinvolti nella gestione degli eventi, dotandoli di strumenti informatici e audiovisivi comuni. Inzialmente denominato Centro Gestione Accoglienza, tale struttura venne definita successivamente “Sala Situazione”. La sede definitiva fu nel villino di via Guido Baccelli 10, che venne interamente ristrutturato. La Sala Situazione riunì, sotto la responsabilità del Prefetto di Roma, i rappresentanti del Ministero della Difesa, Dipartimento Protezione Civile, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Regione Lazio, Provincia di Roma, Comune di Roma-Gabinetto del Sindaco, Polizia Municipale, Agenzia per il Giubileo, Sistema Sanitario 118, Croce Rossa Italiana, Anas, Società Autostrade, Società Aeroporti di Roma, Telecom, Enel, Italgas, Acea, Ama, Atac-Cotral, Centro del volontariato per l’accoglienza giubilare, Società Sta, Ferrovie dello Stato, dotati di deleghe operative. La sala controllo, situata al piano terra dell’edificio principale, venne dotata di video-camere, monitor, computer, attraverso i quali i rappresentanti delle istituzioni seguivano lo svilupparsi degli eventi giubilari.”
Fonte: “Le attività dell’Agenzia romana per la preparazione del Giubileo-Relazione conclusiva Giugno 1995-Gennaio 2001″, febbraio 2001.
Il Giubileo e i piani nel cassetto-Diario pubblico
Inizia con questo articolo, all’indomani della Bolla di indizione del Giubileo straordinario della Misericordia “Misericordiae vultus”, una breve sintesi di quanto è stato ideato, progettato e realizzato per la preparazione e la gestione del Grande Giubileo del 2000 ad opera dell’Agenzia romana per la preparazione del Giubileo.
I testi sono tratti dal libro “Le attività dell’Agenzia romana per la preparazione del Giubileo-Relazione conclusiva Giugno 1995-Gennaio 2001”, edito nel febbraio 2001 a cura di Federica Alatri e Ilaria Della Torre e che ha visto i contributi dei numerosi “capo progetto”, di coloro cioè che hanno avuto la responsabilità degli interventi che l’Agenzia, presieduta da Luigi Zanda, ha effettuato e completato. Il carattere tipografico utilizzato per la stampa del volume, CAPITOLIUM, fu progettato da Gerard Unger su incarico dell’Agenzia stessa.
Il logo dell’Agenzia fu ideato da Italo Lupi.
“Nel 1995, subito dopo la proclamazione del Giubileo da parte di Giovanni Paolo II, il Comune di Roma si pose il problema di quale potesse essere lo strumento più idoneo con il quale affrontare le attività preparatorie dell’Anno Santo. Continua a leggere
Giubileo straordinario 2015-2016: i progetti realizzati lasciati nei cassetti-Diario pubblico
LETTERA APERTA
Solo poche ore dopo l’annuncio del Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco si è aperto un acceso dibattito i cui temi dominanti sono un paventato caos organizzativo e la necessità di avere stanziamenti pubblici.
E’ mancato però un forte richiamo ai progetti e alle realizzazioni messe in campo e attuate per il Grande Giubileo del 2000, da cui ci separano solo 15 anni.
Noi sappiamo che nei cassetti degli uffici pubblici giacciono le tante soluzioni pensate e attuate a quel tempo per conciliare la vita e i ritmi ordinari della città con le presenze “straordinarie”, a partire dalla Sala Situazione per gestire lo svolgimento delle celebrazioni giubilari ai piani di regolamentazione degli autobus turistici; dall’organizzazione dei servizi pubblici essenziali come il trasporto urbano, l’assistenza sanitaria in ospedali e punti di primo soccorso, i servizi igienici pubblici, la raccolta di rifiuti, l’ordine pubblico e la sicurezza, all’addestramento dei volontari, giovani e non solo, che vogliano offrire il loro contributo per accompagnare e orientare i milioni di pellegrini in arrivo e all’accoglienza delle persone disabili.
Sappiamo che c’è un’esperienza che può essere utilizzata; sappiamo che ci sono comprovate professionalità che possono essere interpellate; sappiamo che, anche in soli 9 mesi, si possono fare tante cose utili e necessarie, senza partire da zero ma dalla migliore eredità che la nostra città ha acquisito nel settore dei grandi eventi.
A questo pensiamo e questo auspichiamo.
Federica Alatri, già Responsabile Servizi di Accoglienza Agenzia romana per la preparazione del Giubileo.
Ciro Fusco, già Vice Capo Ufficio stampa Agenzia romana per la preparazione del Giubileo.
Roma, 15 marzo 2015
Storia di una multa: 3a puntata-Diario pubblico
Si potrebbe parlare di un miracolo di Natale….. A dicembre, pochi giorni prima delle feste natalizie, ho ricevuto una telefonata con la quale una gentile funzionaria della Polizia Municipale di Viterbo mi annunciava un rimborso relativo alla famosa multa. Dopo averla pagata (con penalità, sovratasse, ecc.), avevo infatti inviato la documentazione per posta, chiedendo di controllare se l’importo corrispondeva veramente a quanto dovuto, dal momento in cui io non ero riuscita a capirlo. Ebbene, dopo una scrupolosa verifica, il Comune di Viterbo ha deliberato il rimborso di 57,33 euro che, il 20 febbraio scorso, sono stati accreditati sul mio conto. Non sembra davvero un miracolo???!!!
Giornata della cultura ebraica: l’Oratorio di Castro e la Galleria d’Arte Moderna di Roma
La Giornata Europea della Cultura Ebraica, che si è celebrata domenica 14 settembre, è stata l’occasione per conoscere due bellissimi luoghi di Roma.
A via Cesare Balbo, una delle strade più affascinanti di Roma, l’Oratorio di Castro ha festeggiato il suo Centenario con un programma di eventi che si è concluso con il concerto dell’Orchestra Ozen. L’Oratorio venne costruito nel 1914 per volontà e grazie ad un lascito di Grazia Pontecorvo, vedova di Salvatore Di Castro. Un bel libro, curato da Claudio Procaccia, Direttore del dipartimento beni e attività culturali presso la Comunità Ebraica di Roma, ne racconta la storia. (video RAI).
A via Francesco Crispi la Galleria d’Arte Moderna di Roma, che ora ha sede nell’ex convento delle Carmelitane Scalze a S. Giuseppe Capo le Case, raccoglie la collezione degli artisti che, tra la fine dell’Ottocento e il secondo dopoguerra, hanno caratterizzato l’ambiente artistico romano e ospita la mostra “Artiste del Novecento tra visione e identità ebraica”.
Ancora Dolomiti!-Impressioni di viaggio
Luglio-agosto 2014. Ancora un soggiorno nelle Dolomiti, a San Cassiano prima e a San Candido poi. Ancora passeggiate, nuovi e vecchi percorsi, stesso fascino di sempre. Continua a leggere…
Storia di una multa (2a puntata)-Diario pubblico
Approfittando di un mese di luglio dal clima particolarmente clemente e sperando di trovare poco traffico, ho preso il coraggio a due mani e sono andata all’ufficio di Equitalia di via Cristoforo Colombo. Ho trovato parcheggio, ho fatto una piccola fila per le informazioni /accoglienza, ho preso il numero (chissà perchè si dice numeretto…..) e ho atteso pazientemente, leggendo il giornale, chiaccherando con un amico incontrato per caso e con altri utenti, ciascuno con la sua complicata e diversificata storia. L’attesa è iniziata un pò prima delle 9, con 53 persone davanti a me e si è conclusa alle 12,15 circa, con un colloquio allo sportello di cira 5-7 minuti. Impiegata gentilissima, risposte insoddisfecenti nel merito (superfluo e difficile il racconto), io stremata dall’attesa. Esito finale di questa seconda puntata: ho pagato la somma di 69,93 euro, ripromettendomi di spedire la documentazione alla Polizia Municipale di Viterbo per chiedere se per caso ho pagato di più di quanto dovevo (l’impiegata di Equitalia non ha saputo dirmi perchè alla Polizia Municipale risultava un importo dovuto di 57,15 ed avendo io comunque già pagato, anche se oltre i termini consentiti, 39,00 euro… ). Ho già fatto le fotocopie per fare la raccomandata. Alla terza puntata…!
Storia di una multa (1a puntata)-Diario pubblico
La storia comincia nel luglio del 2012, con l’acquisto su Groupon di un soggiorno turistico a Viterbo. Due giorni più che piacevoli e interessanti, allietati dalla conoscenza, davanti al meraviglioso, quanto poco conosciuto Mitreo di Sutri, del colto e simpatico Direttore del Museo Amedeo Lia di Spezia.
Unico inconveniente del soggiorno una multa per sosta vietata nella città di Viterbo. Poco male, ho pensato, può capitare e chi sbaglia paghi. E così ho fatto pochi giorni dopo, versando un importo di 39,00 euro il 20 luglio del 2012. Il 27 giugno del 2014 ricevo una cartella di pagamento di Equitalia, riferita alla multa di Viterbo, per un importo di 69,93 euro così composto (sinteticamente): contrav. codice della strada…, maggiorazione contrav. codice della strada…., contrav. recupero spese …, compensi entro le scadenze.., compensi oltre le scadenze…, interessi di mora…, diritti di notifica.
Allegati alla cartella due bollettini, intestati al Comune di Viterbo-ServizioTesoreria della Polizia Municipiale, di 51,60 euro e 55,50 euro, rispettivamente. Decido di chiedere informazioni su questi importi discordanti e telefono al numero della Polizia Locale del Comune di Viterbo indicato sul “Verbale di accertamento di violazione del Codice della strada”, anche esso accluso alla cartella di pagamento di Equitalia. Mi rispondono, e anche abbastanza sollecitamente: una gentilissima funzionaria mi spiega la storia, a mio parere un pò complicata, di questa multa, che cerco così di riassumere:
-ho provveduto a corrispondere l’importo indicato nell’Avviso di accertamento d’infrazione del Codice della strada trovato sulla macchina il 7 luglio del 2012 (ossia i 39,00 euro) oltre i 5 giorni che consentono il pagamento in misura ridotta della sanzione;
-è stato quindi spedito al mio domicilio il verbale della multa per l’importo totale;
-poichè non ho traccia di questo verbale, che tuttavia risulta essere stato consegnato e ritirato dal portiere, non ho provveduto al pagamento della somma di cui sopra.
La gentile e paziente funzionaria mi comunica che l’importo della sanzione da corrispondere alla Polizia Municipale è di 57,15 euro ma che, essendo la pratica andata avanti (per i motivi di cui sopra) ed essendo passata ad Equitalia, all’importo della sanzione si sono aggiunte le altre voci, fino ad arrivare a 69,93 euro.
Bene, penso, ma perchè Equitalia acclude due bollettini di importi diversi tra loro e dalle altre somme indicate o che risultano alla Polizia Municipale di Viterbo? La gentile funzionaria mi consiglia di rivolgermi ad Equitalia, avvisandomi però che al telefono non mi potranno dare informazioni di questo tipo.
Ringrazio calorosamente e chiamo il numero verde di Equitalia, imbattendomi in un sacco di possibilità: “digiti 1 se…, digiti 2 se…” , fino ad arrivare ad 8. Nessuna di queste possibilità parla però di multe e quindi provo a digitare dei numeri a caso finchè, misteriosamente, si prospetta la possibilità di parlare con un operatore. Gentile anch’esso (anzi anch’essa) mi spiega che effettivamente non mi può dare le informazioni che chiedo (cioè perchè gli importi non corrispondono in nessun caso) e mi consiglia di rivolgermi ad uno sportello di Equitalia “dal momento in cui a Roma ce ne sono tanti”.
In effettti è possibile andare, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,35 alle ore 13.30, in diversi uffici: per Roma Nord a Via Salaria-Monterotondo, oppure per le altre zone di Roma a via Cristoforo Colombo, via Aurelia, viale Palmiro Togiatti, oltre che Ostia, ecc. ecc.
Mi chiedo a questo punto se mi conviene ma soprattutto: ho la forza di intraprendere questo viaggio? (io abito nel Secondo Municipio quindi dovrei andare a Monterotondo…).
Devo ancora prendere una decisione, ma lo devo fare entro 60 giorni dalla data di notifica, pena l’applicazione degli interessi di mora, applicati con tassi determinati da “apposita normativa …con atto di riferimento articolo 30 del Decreto del Presidente della Repubblica”…ecc. ecc.
Nel caso, scriverò la seconda puntata, altrimenti andrò alla posta dietro casa e pagherò l’importo più alto, per non sbagliare, sperando in un’attesa inferiore ai 45 minuti, tempo che ho impiegato questa mattina nell’Ufficio postale Roma 52 per pagare un bollettino, ai quali devo aggiungere un paio di ore che ho speso per fare le telefonate e un paio di ore di attesa dell’orario di apertura degli uffici per potere fare le telefonate…!.
GIORNATA DELLA CORTESIA-Diario pubblico
E’ stata celebrata ieri la terza edizione della Giornata della Cortesia per Roma, promossa dalla Fondazione Insieme per Roma e alla quale AMUSE ha aderito, organizzando insieme all’Istituto Comprensivo “Via Boccioni” l’iniziativa “E’ COMODO – E’ SCOMODO: RIDUCI, RICICLA, RIUSA, RECUPERA ENERGIA”. Alunni e insegnanti della Scuola San Pio X hanno interpretato la Giornata in termini di cortesia e rispetto verso l’ambiente che ci circonda, con l’invito a scomodarci per avere una città più pulita e meno inquinata. Appare a questo proposito di grande attualità l’azione di Maria Montessori che, già nel 1909, occupandosi della “preparazione del fanciullo alle forme della vita sociale”, dedicava la sua attenzione alle azioni di “pulizia, ordine, compostezza, conversazione” raccomandando nella didattica la pulizia personale dei bambini, quella dei grembiuli, degli ambienti della scuola. Il famoso Metodo Montessori contemplava poi “gli esercizi di grazia: andare e venire, salutare, porgere gli oggetti con gentilezza, riceverne ringraziando,..” per insegnare “come è bello un bambino pulito, una stanza ordinata, ..”. Uno sforzo che la Scuola San Pio X sta cercando di fare, con passione e convincimento, dando una grande lezione di educazione civica.