SEMINARIO GRATUITO VERDE URBANO: PIANIFICARE E CURARE IL VERDE URBANO

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Si terrà Venerdì 22 marzo dalle 17.30 alle 19.30 il secondo dei 3 seminari gratuiti dedicati all’approfondimento di alcuni temi legati alla realizzazione e alla gestione del verde urbano oganizzati dal Collegio interprovinciale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati di Roma, Rieti e Viterbo in collaborazione con AICQ CI Associazione Italiana Cultura Qualità Centro Insulare con il patrocinio di prestigiosi Partner.
Il seminario si terrà in presenza presso la Sede di AICQ CI, via Siena n. 2, Roma e/o a distanza. È necessario prenotare la partecipazione sia in presenza che online per ricevere il link. Prenotazioni: infosoci@aicqci.it.
L’evento è valido ai fini del riconoscimento di CFP-Crediti Formativi Professionali per gli iscritti al Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati. A tal fine dovrà essere comunicato il numero di iscrizione all’Albo scrivendo all’indirizzo infosoci@aicqci.it.
L’incontro si rivolge al mondo dei professionisti, dei tecnici e delle imprese e prende in esame alcuni temi di rilevante interesse per chi opera o si accinge a entrare in questo settore: dalla necessità di pianificare gli interventi di gestione partendo dalla conoscenza del patrimonio a verde, alle buone pratiche da adottare per la cura degli alberi, alle metodologie di project management applicate a questo settore, al ruolo dei giardinieri nella gestione del verde.
Locandina SEMINARIO PIANIFICARE E CURARE IL VERDE URBANO 22 03 2024
SEMINARI VERDE URBANO-WHO IS WHO

REALIZZAZIONE E GESTIONE DEL VERDE URBANO: SEMINARI GRATUITI

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Il Collegio interprovinciale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati di Roma, Rieti e Viterbo e AICQ CI, Associazione Italiana Cultura Qualità Centro Insulare organizzano, con il patrocinio di prestigiosi Partner, 3 seminari gratuiti dedicati all’approfondimento di alcuni temi legati alla realizzazione e gestione del verde urbano. I seminari si tengono in presenza presso la Sede di AICQ CI, via Siena n. 2, Roma o a distanza (iscrizione obbligatoria per accesso al link) nelle giornate di venerdì 23 febbraio, venerdì 22 marzo, venerdì 24 maggio 2024 dalle 17.30 alle 19.30.
Gli incontri si rivolgono al mondo dei professionisti, dei tecnici e delle imprese e prendono in esame alcuni temi di rilevante interesse per chi opera o si accinge a entrare in questo settore, dove acquistano sempre maggiore importanza il possesso di competenze adeguate, l’applicazione di standard di qualità, l’adozione di tecniche e strumenti al passo con i tempi. Un mondo complesso, nel quale ogni attività richiede una formazione costantemente aggiornata e una esperienza specifica e dove è necessario disporre di risorse e di professionalità adeguate al raggiungimento dei molteplici obiettivi fissati a livello locale, nazionale e internazionale, a cominciare dal PNRR, dal Piano di forestazione urbana ed extra urbana, dal progetto Ossigeno, dal progetto F4R Forest for Roma- Forestazione diffusa per Rome.
VERDE URBANO: METODI, STRUMENTI E STANDARD DI QUALITA’: venerdì 23 Febbraio 2024
PIANIFICARE E CURARE IL VERDE URBANO: venerdì 22 Marzo 2024
PROGETTAZIONE DELLE OPERE A VERDE E GESTIONE ECOLOGICA: venerdì 24 maggio 2024
LOCANDINA-PROGRAMMA SEMINARI Verde Urbano_2024

Criteri Minimi Ambientali per la gestione del verde pubblico

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Con l’adozione dei nuovi Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde (CAM DM 10 marzo 2020 del Ministero dell’Ambiente) viene proposto un approccio sistematico e innovativo alla gestione del verde urbano, in un’ottica volta a valorizzare il verde esistente e quello di nuova realizzazione. I CAM si rivolgono alle stazioni appaltanti, in particolare le amministrazioni comunali, affinché applichino concretamente gli strumenti più avanzati di gestione del verde pubblico, quali il censimento del verde, il piano del verde, il regolamento del verde pubblico e il bilancio arboreo ed evitino altresì interventi sul territorio qualitativamente scarsi o addirittura dannosi, con conseguente aggravio di costi per la comunità.
Criteri Minimi Ambientali per la gestione del verde pubblico, Rivista Qualità, n. 6/23 allegato

Gli alberi monumentali d’Italia

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A far parte dell’immenso, e in continuo aumento, patrimonio arboreo italiano, vi sono alcuni esemplari, che, sfidando le avversità di natura biotica e abiotica, sfuggendo all’interesse produttivistico da parte dell’uomo, con il passare dei secoli hanno raggiunto dimensioni e forme davvero imponenti: testimoni, da una parte, del lungo e faticoso lavoro della natura e, dall’altra, del perdurante legame che da sempre li unisce all’uomo, questi esemplari sono da considerarsi beni dall’elevato valore naturalistico, estetico, culturale e sono spesso espressione della storia e della religiosità delle popolazioni che nei secoli si sono succedute in determinati luoghi (Angela Farina)
Si è parlato degli “Alberi Monumentali d’Italia”  in occasione dell’appuntamento annuale del “Brindisi di Natale” di AMUSE del 14 dicembre scorso, che ha concluso l’attività dell’Associazione per il 2023.
ALBERI MONUMENTALI-Presentazione
ALBERI MONUMENTALI- Annotazioni
Brochure divulgativa Alberi monumentali d’Italia

Qualità e sostenibilità del verde urbano

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Il livello di pregio e di qualità del verde urbano è strettamente legato alla sua capacità di offrire dei benefici sociali, ambientali, sanitari, culturali, paesaggistici, economici (i cosiddetti servizi ecosistemici). Le notevoli difformità qualitative oggi presenti sul territorio nazionale impongono la necessità di individuare quali siano gli standard da adottare per garantire una buona qualità del verde pubblico e rendono imprescindibile la definizione di un quadro normativo e regolamentare funzionale e omogeneo, che offra a professionisti, aziende appaltatrici e operatori delle pubbliche amministrazioni gli strumenti atti a garantire alle opere a verde un valore di pregio rispondente a requisiti di qualità, sostenibilità ambientale e responsabilità sociale individuati e verificabili. In questo quadro, un sistema di
certificazione volontaria della conformità del processo di produzione dell’opera a verde potrebbe divenire un importante strumento nella gestione degli appalti per individuare e selezionare le aziende e le competenze atte al conseguimento dei migliori risultati.
STANDARD DI QUALITA’ PER IL VERDE IN CITTA-Rivista QUALITA’ Ed. 5/23

 

Porto Venere e la nave Exodus

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28 Dicembre 2023
La seconda tappa del mio soggiorno ligure è Porto Venere. Posta nell’omonimo Parco Naturale Regionale, che si estende per circa 400 ha racchiudendo il promontorio, le isole Palmaria, Tino e Tinetto e l’Area di Tutela Marina nel Golfo della Spezia Porto Venere, antico scalo fin dalle epoche romana e poi bizantina, viene cinta da mura dai genovesi tra il 1113 e il 1161 e muta il suo aspetto da castrum a borgo fortificato.
Alla fine della seconda guerra mondiale, quando il Golfo della Spezia divenne base di partenza degli scampati ai lager nazisti per raggiungere la “Terra promessa”, diviene testimone degli avvenimenti poi narrati nel libro di Ada Sereni “I clandestini del mare”.
Nella notte tra il 7 e l’8 maggio 1947 la nave Trade Winds/Tikva, allestita in Portogallo, imbarcò 1.414 profughi a Porto Venere; nelle stesse ore era giunta nelle acque del Golfo della Spezia, proveniente da Marsiglia, la nave President Warfield. Essa venne ristrutturata nel cantiere dell’Olivo a Porto Venere per la più grande impresa dell’emigrazione ebraica: trasportare 4.515 profughi, stivati su quattro piani di cuccette, dall’altra parte del Mediterraneo. L’imbarcazione divenne un simbolo del sostegno e dell’accoglienza ai profughi ebrei, prese il nome di Exodus, raggiunse le coste della Palestina, venne attaccata dagli Inglesi che impedirono ai profughi lo sbarco, ma avviò la nascita dello Stato di Israele.
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La Spezia, porta di Sion

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26 dicembre 2022
Ancora un breve soggiorno in Liguria, motivato dalle feste natalizie, dalla voglia di vedere cari amici  a cui sono molto legata, dalla curiosità di conoscere e dall’interesse per luoghi, musei, mostre d’arte.
La Spezia è la prima tappa del mio soggiorno. Borgo fortificato fino al XVIII secolo, circondato da bastioni, dal Castello di San Giorgio, sede del Museo Civico Archeologico “Ubaldo Formentini”, e dalle mure seicentesche, subisce grandi cambiamenti a partire dal 1862 con la costruzione dell’Arsenale e, successivamente, a seguito dei pesanti bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Conosciuta come la “porta di Sion” poichè alla fine della seconda guerra mondiale dal golfo spezzino (noto come il Golfo dei poeti) si mossero le navi La Fede, La Fenice e la Exodus che portarono clandestinamente gli ebrei scampati ai lager nazisti e diretti in Palestina, cosi come raccontato nel libro di Ada Sereni “I clandestini del mare”,  è una città che vale veramente la pena di visitare, anche per la presenza di edifici costruiti con molteplici stili, dal medioevo ai giorni nostri.
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Torino, Venaria, Stupinigi e Ivrea: mostre, musei, gianduiotti e tramezzini!

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17-21 febbraio 2022
“Noi crediamo profondamente alla virtù rivoluzionaria della cultura che da all’uomo il suo vero potere e la sua vera espressione”, Adriano Olivetti
Un breve ma intenso soggiorno: attirata dalla mostra dedicata a Giovanni Fattori a Torino e dalla voglia di rivedere amici di antica data, legati da esperienze fatte ormai tanti anni fa ma mai dimenticate e che con affetto mi hanno accompagnato nella visita della città (e non solo).
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