Lo straordinario progetto di espansione industriale avviato dalla società Olivetti in America Latina è stato il tema della mostra “Olivetti Makes” allestita al Palacio de Bellas Artes di Città del Messico dall’11 ottobre 2018 al 13 gennaio 2019. Si tratta del racconto del progetto di espansione industriale avviato dalla società nel 1949, che ha prodotto alcuni formidabili esempi di architetture industriali. Infatti, da semplice avamposto per la vendita “porta a porta” di macchine per scrivere importate dall’Italia, l’azienda si ristruttura e così la Olivetti Mexicana SA si amplia gradualmente diventando, negli anni Sessanta, l’officina per il montaggio e la fabbricazione di esemplari Made in Mexico.
Nascono fabbriche, magazzini, linee per il montaggio, ma soprattutto grafica, pubblicità e macchine per scrivere portatili rivoluzionarie come quelle più note e oggi simboli internazionali del design italiano. Si tratta della Lettera 22 di Marcello Nizzoli e Giuseppe Beccio e la Valentine di Ettore Sottsass. Per questo motivo nella mostra sono presenti anche i progetti delle fabbriche nell’area di Città del Messico. È il caso di quello in Colonia Industrial Vallejo firmato dall’architetto Felix Candela e inaugurato nel 1965 e quello a Cuautitlan dell’architetto Ricardo Legorreta, rimasto purtroppo solo su carta ma restituito al pubblico attraverso i disegni.
Nel percorso della mostra, curato da Pier Paolo Peruccio, docente del Politecnico di Torino sono esposte la MP1, la Lettera 22, la Summa 15, la Valentine, la Divisumma 24, la calcolatrice ET Personal 510. E poi ancora la Lettera 32, la Programma 101, la Studio 45 e la Divisumma 18, fino a quelle più economiche. É il caso della Olivetti Dora o la Lettera 31 (portatile disegnata da Ettore Sottsass nel 1989) prodotte in grande numero per una diffusione capillare tra le famiglie e nelle scuole proprio in America Latina. Olivetti Makes prende in esame anche il ruolo della Olivetti in Argentina e in Brasile, dove si producono macchine da calcolo e macchine per scrivere professionali.
Sono inoltre indagati gli aspetti sociali del mondo del lavoro, lo studio di prodotti ad alto contenuto tecnologico, quello dei sistemi di grafica. Ma anche la comunicazione del brand Olivetti, la progettazione degli ambienti di lavoro, residenze e fabbriche. Una sezione è infine dedicata al ruolo della Olivetti in occasione dei XIX Giochi Olimpici di Città del Messico nel 1968, in occasione dei quali vennero allestiti due centri stampa ciascuno studiato nel dettaglio dalla Olivetti, dall’arredamento dei locali ai sistemi di comunicazione e trasmissione al fine di agevolare il lavoro dei giornalisti.
Oivetti in Messico. Ovvero la qualità come sistema
A Città del Messico si racconta l’Olivetti in America Latina
Olivetti Makes, storia di design, industria e società
www.olivettiani.org
La copia 105